ALIMENZOGNE... e tu quanto ne sai? 

ALIMENZOGNE... e tu quanto ne sai? 

Ieri ho potuto assistere al convegno organizzato da ENPAB, la mia cassa previdenziale, nel contesto di Spazio nutrizione, il più grande momento di aggiornamento professionale per noi biologi nutrizionisti, durante il quale si sono tenute relazioni molto interessanti per comprendere quali leve psicologiche vengono azionate per realizzare le "bufale" nel campo della salute e della nutrizione, nella cui rete cadono spesso lettori inconsapevoli. Esperti, giornalisti, psicologi e dirigenti dell'Istituto Superiore di sanità si sono confrontati sull'epidemia “fakenews” e i possibili antidoti per combatterla.


Vi riporto le mie considerazioni, sperando che possano far riflettere come è avvenuto per me.


Nel campo della nutrizione vi è un grande disorientamento: si dice tutto e il contrario di tutto. “Bevi acqua e limone alla mattina, ti curerà da ogni malattia” “La carne fa venire il cancro” “Le verdure sono tutte contaminate” “I carboidrati dopo le 17.00 fanno ingrassare” … potrei andare avanti pagine intere a riportare quello che sento ogni giorno.


La verità è che una verità non c’è. Questo perché il metodo scientifico, che rimane l’unica fonte a nostra disposizione per valutare gli effetti dell’alimentazione sulla nostra salute, è molto autocritico, mettendosi in discussione e migliorando sempre. La scienza compie passi avanti ogni giorno. Una verità assoluta che possa rispondere a tutte le vostre domande non c’è, ma quella che più si approssima ad essa è quella scientifica, che ha la caratteristica, però, di variare col tempo. Capisco il vostro disorientamento.

Quello che posso fare io, verso cui mi impegnerò ancora più a fondo da oggi in poi, è di riportare solo il parere condiviso dalla comunità scientifica, su cui la mia formazione universitaria e post universitaria si è basata, attraverso le mie competenze trasversali e il saper comunicare, anche attraverso il web, non solo in studio.


Vi piacerebbe sapere la verità circa alcune bufale più diffuse, quali se il latte fa male, se la dieta senza glutine fa dimagrire, oppure se è vero che bere vino rosso fa bene alla salute?
Scrivetemi e, se di interesse comune, farò dei post specifici!


Intanto vi lascio un vademecum per riconoscere le fake news, dieci consigli utili su come smascherare la bufala digital, a cura di Melissa Zimdars professoressa di Comunicazione e Media al Merrimack College in Massachusetts.


“Sapere non basta, bisogna diffondere”

La vostra nutri.

 

1) Evitare estensioni strane. Diffidate di siti che terminano con ''lo'', come Newslo. Di solito mischiano informazioni accurate con notizie false, a volte per fare satira. Anche i siti che hanno estensione .com.co sono sospetti. Di solito la versione fake di siti di news legittimi.
2) Controllare altre fonti. Se vedete una storia che vi sembra incredibile o scioccante, meglio controllare se altre fonti accreditate la riportano. Ispezionate i siti dei giornali noti e se non c'è traccia del cosiddetto scoop cominciate a insospettirvi.
3) Chi scrive? Fate una piccola verifica sul nome dell'autore dell'articolo. Ha firmato altri pezzi? Ha un profilo Twitter o Facebook o LinkedIn? Se non trovate nulla è probabile che si tratti di uno pseudonimo e quindi, spesso, di un articolo non veritiero.
4) Fate gli spioni. Se un sito vi insospettisce andate a leggere la sezione "about us" o controllate se esiste su Wikipedia o se viene menzionato in altri contesti.
5) Attenzione ai blog. Alcuni siti rispettati e autorevoli (come Forbes e BuzzFeed) permettono ai blogger di pubblicare commenti. Ma questi articoli non passano al setaccio del controllo editoriale, pertanto potrebbero contenere falsità.
6) Siti amatoriali. Se la grafica e il layout del sito non sembra professionale e se i titoli sono gridati e scritti tutti in maiuscolo, diffidate.
7) La data è importante. Controllate quando il fatto narrato è davvero accaduto, magari con una veloce ricerca online. A volte si spacciano per nuove notizie vecchie che, in un contesto diverso, assumono tutto un altro significato.
8) Non fermarsi alle apparenze. Spesso ci si sofferma solo al titolo-bomba, che si condivide immediatamente. Meglio però leggere tutto l'articolo. A volte ci si accorge che il testo non ha nulla a che fare con il titolo o che la storia è chiaramente falsa perché non esistono prove a sostenerla.
9) Immagini dubbie. È facile scambiare una foto per un'altra. Basta sostenere che sia stata scattata a un dato evento quando invece appartiene a tutt'altro contesto. Per verificare le immagini potete usare Google o altri siti come TinEye.
10) La regola più importante. Pensate prima di condividere. Chi scrive bufale conta proprio sull'impulso degli utenti. Spesso i titoli causano rabbia e indignazione, sono studiati per questo, per fare leva sulla pancia di chi legge. È importante non fare il gioco dei produttori di bufale.

 

 

Per un'indicazione più precisa e personalizzata riguardo la realizzazione di un piano alimentare bilanciato rimango a disposizione attraverso il servizio di visita nutrizionale; una corretta alimentazione, sia essa finalizzata a dimagrire attraverso una "dieta", o più semplicemente volta ad impostare un'alimentazione sana, deve necessariamente prevedere il contatto con un nutrizionista o un dietologo. Ricevo a Varese e provincia, Como e provincia.